giovedì 10 luglio 2014

2. LA STRUTTURA DELLA FRASE


La frase cinese si articola in due costituenti, il TEMA e il COMMENTO.

Il tema inquadra l’argomento dell’enunciato, il commento è ciò che del tema viene detto.

那位先生,不是老师是大夫。
这本书,我不想看。
明天,老师不上课。

Il commento è costituito da una frase con struttura normale: S – V – O, ma se il soggetto o l’oggetto coincidono con il tema sono sostituiti da forme pronominali o omessi:

王先生,()认识我。
王先生,我认识()

Perciò tendenzialmente, il soggetto è il gruppo nominale in posizione di tema e l’oggetto il gruppo che segue il verbo. Soggetto e oggetto possono essere anche intere frasi, inserite nell’enunciato senza bisogno di congiunzioni (il “che” in italiano):

我不喜欢吃糖。
你知道它不工作。
他们不会来,我们知道。

L’oggetto diretto dei verbi transitivi, in cinese, indica il fine diretto dell’azione e si lega fortemente a essi, tanto che quando non c’è viene comunque dato per sottinteso. Talora, quando il verbo è monosillabico oltrechè transitivo e si vuole indicare un’azione generica (“mangio”, “leggo” ecc ), si ricorre perciò all’oggetto vuoto, che è il sostantivo più tipicamente associato al verbo in questione  e che però, in questo caso, perde il su valore semantico per mantenere esclusivamente un valore grammaticale:

那个孩子不吃
我们常常看

Se non avessi espresso l’oggetto apparente e avessi lasciato i verbi e privi di oggetto, la frase avrebbe automaticamente sottinteso qualcosa e la traduzione sarebbe stata non “quel bambino non mangia”, MA “quel bambino non ne mangia”.

Alcuni verbi, detti dativi, reggono poi l’oggetto indiretto, che precede l’oggetto diretto dando vita a questa struttura:

Sogg. + Vb. DATIVO + Ogg. INDIRETTO + Ogg. DIRETTO
                           你们              这本杂志。

L’OGGETTO LOCATIVO è infine l’oggetto di una serie di verbi detti appunto locativi e designa il luogo connesso al moto descritto dal verbo. È retto direttamente dal verbo perciò non dev’essere introdotto da alcuna particella, come invece succede in italiano o in cinese nel caso di verbi NON locativi:

我们常常去图书馆。
李先生在家,不在办公室。
那些学生不常回家。
他们不下车。

I principali verbi locativi sono: 

                                                                     

La frase cinese è quindi composta da tema e da commento e, su un piano diverso, da gruppo nominale e gruppo verbale, formato dal verbo e oggetto.

Gruppo nominale e gruppo verbale possono subire espansioni
da parte di determinanti, nominali o verbali!

I determinanti sono elementi subordinati che si pongono sempre alla sinistra di ciò che determinano e ne precisano modalità, attributi, qualità. 

A - I dimostrativi e le costruzioni numerali sono i più tipici fra i determinanti nominali, ma ne esistono altri, la cui relazione di determinante viene espressa dalla particella strutturale .
La particella è usata nel caso in cui fra determinante e determinato non sussista una relazione inalienabile e il determinante sia complesso (più di due-tre caratteri). Inoltre, viene usata nel caso in cui determinante e determinato non creino una nuova unità concettuale:

我妈妈Mia mamma (possesso inalienabile)
我头发I mie capelli (possesso inalienabile)
我的书Il mio libro (possesso non inalienabile)
学生杂志Riviste studentesche (nuova unità concettuale)
Ma: 学生的杂志Le riviste degli studenti.
北京大学L’Università di Pechino (nuova unità concettuale)
Ma: 北京的大学Le università di Pechino.

B - Come i nomi, anche i verbi hanno DETERMINANTI VERBALI: determinante del verbo per eccellenza è l‘avverbio che si pone sempre prima del verbo e non può ricorrere mai da solo:

他的那个朋友常常看中文书,我不看。
每个学生有两本词典。
我希望他也马上来你的办公室。

Altri elementi usati come determinanti sono gli AUSILIARI MODALI:

说汉语。
买水果。
他明天可以来。

Il predicato è perciò ciò che sta alla destra del soggetto e può essere verbale o nominale.
Nel caso del predicato verbale ho un verbo con possibili determinanti verbali ed eventualmente il suo oggetto, nel caso dei predicati nominali ho un altro gruppo nominale che predica il soggetto.

In cinese ci sono diversi tipi di verbi: 

- VERBI d’AZIONE (leggere, mangiare, andare…)
- VERBI di STATO (avere, esserci, piacere, sperare…)
- VERBI COPULATIVI (essere, chaimarsi, equivalere a…)
- VERBI ATTRIBUTIVI (essere bello, essere alto, essere magro…), che non reggono la copula e hanno un intrinseco valore contrastivo, neutralizzabile da negazioni o avverbi di grado ().

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